Osteria Alla Grande

L’osteria Alla Grande è una macchina del tempo.. non verso il futuro ma una di quelle che ti riporta nel passato.

Appena entri il tuo occhio cade sulla marea di oggetti accatastati qua e la su varie mensole che riempiono questa piccola e vecchia sala, macchine del caffè, tritacarne, telefoni, orologi. Due sole vetrine, una trentina di posti a sedere, tavoli e sedie di legno old style, un bancone nascosto dietro mille locandine, insegne e foto e una piccola scrivania su cui è posto il libro delle prenotazioni e un telefono degli anni trenta. Ecco cos’è l’Osteria Alla Grande.

Ci dicono che esiste anche una sala superiore ma noi capitiamo lì a pranzo ed è chiusa quindi ci accontentiamo di vedere questa piccola e accogliente parte del locale. Prima di parlare del cibo e di cosa abbiamo assaggiato non possiamo non scrivere due righe sui simpatici osti di cui scopriamo i nomi leggendo una divertente locandina dal titolo "brigate gastronomiche": Smilzo e Sintesi. Uno addetto è al servizio e alle comande, l’altro ai caffè e alle battute! In cucina c’è la signora Elena, ottima cuoca, che propone piatti semplici e casalinghi, dalle porzioni abbondanti e davvero gustosi.

A mezzogiorno c’è la formula a menù fisso. Primo secondo e contorno a 9 €. A Milano credo che neanche in un bar si possa spendere così poco a pranzo!

Mangiamo fusilli con guanciale e carciofi e tagliolini al ragù dell’Elena, di secondo roast beef "Alla Grande" con patatine fritte e scaloppine al marsala con zucchine. Tutto buonissimo. In alternativa potevamo scegliere tra pasta al pomodoro, aglio olio e peperoncino o all’arrabbiata, culatello con scamorza o bistecca ai ferri.

La sera vengono proposti risotti e cotoletta alla milanese oppure Cassoeula (se la prenotate almeno per dieci).

Le porzioni sono abbondanti e della tradizione, si mangia quello che potrebbe cucinarti una mamma amorevole o una longeva nonna.. però Alla Grande!