Trattoria Ai Due Platani

Galeotto fu il Salone del Mobile di Parma.
Già perché approfittando dell’occasione abbiamo deciso di fermarci a pranzo in questo ristorante di cui avevamo letto le lodi. La voglia di assaggiare il "miglior tortello di zucca per Slow Food" (secondo titolo consecutivo per Matteo Ugolotti) era tanta sia perché mai delusi dalle recensioni della guida, che finora è stata più che veritiera nelle sue descrizioni, sia perché fans dei tortelli di zucca. Ai Due Platani, che prende il nome appunto dai due platani che si trovano davanti al locale, è un casale rustico dall’interno curato ed elegante ai lati di una piccola stradina che costeggia la verde campagna parmense.

Il menù è particolare e comincia proponendo un pasto completamente a base di primi piatti per gli amanti della pasta. Seguono poi antipasti, primi, secondi e dolci alla carta. Come antipasto viene proposta la classica torta fritta (o gnocco fritto) con i salumi in accompagnamento ma curiosi di assaggiare il resto abbiamo declinato (memori anche della precedente esperienza) e ci siamo buttati sulla pasta. Tortelli di magro, pasta al torchio , ma noi non possiamo non ordinare i tortelli di zucca, ottimi nella loro pasta sottile, conditi con burro e parmigiano. L’altra scelta è caduta sui bigoli alle sarde, eccellenti, saporiti e ricchissimi di condimento (viene quasi da dire "sarde coi bigoli"). Proseguendo con i secondi la scelta è ampia, coscia d'anatra al forno, costolette d'agnello con patate, ma noi ordiniamo il brasato con polenta (fritta) che tanto abbiamo imparato ad apprezzare nelle nostre gite culinarie, ottimo, morbidissimo e gustoso, e cotechino su crema di fagioli. Come dolce ci buttiamo sullo zabaione caldo con torta sbrisolona (un pò troppo alcolico forse), buono, in porzioni abbondanti, ma non regge il confronto con le prelibatissime portate precedenti.