Grotta di Santa Caterina da Bagoga

" La cucina non è archeologia, ma cammina con l’uomo e con l’uomo si mimetizza, si modifica e cambia per adattarsi alle esigenze del nostro tempo."

Questa è la filosofia di Pierino Fagnani detto "Bagoga", parola dialettale che i senesi affibbiano a coloro che provengono dalle terre di Montalcino. Ex fantino del palio Bagoga è ora un eccellente cuoco e ristoratore alla continua ricerca di novità, sapori e ricette e capace di conciliare la tradizione toscana con la moderna cucina (diverse recensioni e riconoscimenti anche dal Giappone).

A Grotta di Santa Caterina da Bagoga è possibile deliziare il proprio palato in un ambiente accogliente, a pochi passi dall’omonimo monastero, in una piccola sala con volte in pietra, apparecchiata in modo elegante e dal servizio impeccabile.

Il menù è ricco e ogni piatto è invitante, quindi la scelta è stata davvero difficile! Tra gli antipasti oltre a salumi e crostini è possibile scegliere tra collo di pollo ripieno servito con verdure in agrodolce e tonno dei colli senesi (carne di maiale cotta al vapore e conservata sott’olio). Tra i primi, piatti originali e di tradizione come la zuppa di lenticchie e fagiano, la ribollita, gli gnocchi di patate al tartufo, le tagliatelle al sugo di cinghiale (ottimi, un po’ piccanti) e la zuppa di funghi (davvero saporita e gustosa). Tra i secondi trionfano le carni: tagliata e fiorentina nella tradizione toscana, più originali il peposo di chianina, il coniglio al tegame e l’originale e meraviglioso "Gallo Indiano", piatto riscoperto in un manoscritto medioevale e "ricodificato" per renderlo più leggibile ai palati di oggi. Si tratta in realtà di pollo con un intingolo speziato con tutti gli aromi del panforte. Veramente una gioia per il palato! Ottima anche la tagliata con funghi porcini. Contorni vari tra cui le intramontabili patate arrosto.

Sicuramente uno dei ristoranti migliori di tutta la mia vita.

" A Siena ci vengono da ogni parte del mondo. Per il Palio, per Santa Caterina, per Piazza del Campo e per il Duomo, per Simone Martini e per Duccio Boninsegna. In tanti arrivano e ripartono, chi si ferma poche ore e chi per giorni. Tutti a Siena mangiano, perché a Siena in fatto di cucina abbiamo qualcosa da raccontare. Chi si ferma a mangiare alla Grotta di Santa Caterina a Siena ci ritorna di sicuro."